Gli antichi greci saggiamente dicevano: “Noi siamo ció che mangiamo”.
Con la sola parola dieta (diaita) definivano quello che semplicemente è un sano stile di vita. Per una corretta alimentazione, sSenza preconcetti, tutti i cibi meritano di essere presenti sulla nostra tavola, bisogna peró sapere quando, quali e in quale quantitá. Il nutrizionista è la giusta guida sulla via del cibo e del benessere. Conoscere la natura degli alimenti è fondamentale per il raggiungimento dell´armonia con il proprio corpo.
Questo è ció che si intende per educazione alimentare.
Darsi delle regole e informarsi, aiuta sin dall´infanzia a volersi bene e a vivere meglio.
Alla fine del 2010, l´Unesco ha proclamato la Dieta Mediterranea patrimonio immateriale dell’umanitá. La sua importanza risiede nella varietá di alimenti che la rendono bilanciata dal punto di vista qualitativo e quantitativo.
La dieta mediterranea offre prodotti come l´olio extra-vergine di oliva, il latte, i latticini, i cereali, i legumi, le uova, la carne, il pesce, la frutta e la verdura, ricchi di proprietá nutritive. L´olio extra-vergine di oliva, ad esempio, sebbene ipercalorico, ha riconosciute proprietá terapeutiche. Grazie, infatti, alla presenza dei polifenoli (come il tirosolo, acido oleico, oleuropeina) possiede capacitá antinfiammatorie ed antiossidanti.
La dieta mediterranea, grazie quindi ai suoi componenti, assume un´importanza rilevante nella prevenzione di svariate patologie. Infatti, migliorando i livelli di colesterolo ematico e riducendo la pressione arteriosa, si possono prevenire importanti malattie cardiovascolari. Gli antiossidanti, molto presenti, sono ottimi alleati per la difesa da alcuni tipi di neoplasie, come il cancro del colon, del seno e della pelle.
Se perdere peso per alcune persone è difficile, mantenerlo diventa una missione impossibile! Questo perchè è frequente l’abitudine di pensare che, una volta arrivati all´obiettivo, la strada è ormai in discesa, ma come spesso dimostrano i fatti, cosí non è.
Il mantenimento è la fase in cui, il nutrizionista con il paziente, decide quante calorie, nell´arco della giornata, dovranno essere assunte e quindi quali alimenti avranno la precedenza.
Trenta-quaranta giorni di tempo sono sufficienti per abituarsi e regolarizzare le nuove abitudini alimentari. Inizialmente, con l´aiuto dell´impedenziometria ed altri parametri di riferimento, vengono reintrodotte solo le calorie precedentemente tolte con la dieta ipocalorica. Successivamente e in modo graduale, vengono aumentate fino al raggiungimento del bilancio energetico.